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breve vademecum

Scegliere un professionista a cui affidarsi è sempre delicato, ma la scelta di un dentista lo è in modo particolare: del dentista tutti ne abbiamo bisogno, e per tutta la vita. In questo caso,trovare la figura specializzata che fa per noi è molto importante.
Vorrei, in modo pratico e veloce, darvi alcune indicazioni per valutare se il vostro studio dentistico è professionalmente valido e se ci sono dei rischi per la vostra salute, non solo per i vostri denti.

LA PRIMA IMPRESSIONE: e’ sempre significativa, ma a volte può essere fuorviante: come si presenta la sala d’attesa? Le sale operatorie, la segreteria? Come sono vestiti gli operatori? Arredi gradevoli e luminosi, personale con camici ordinati, cura dei dettagli estetici… tutto quello che rende accogliente lo studio e lascia trasparire organizzazione e pulizia è indice del fatto che nulla sia lasciato al caso, che c’è una precisa volontà di fare buona impressione e di mettere il paziente a proprio agio.
Tutto questo è un ottimo biglietto da visita.
Però, attenzione, potrebbe essere tutto fumo e niente arrosto…. Ci sono ambulatori che puntano esclusivamente su immagine e marketing ma poi, all’atto pratico, il lavoro “vero” fa acqua da tutte le parti!

L’IGIENE DEI LOCALI: è altrettanto importante. Se l’aspetto d’insieme non è igienicamente ineccepibile, sarà difficile che anche nella zona operativa si trovi di meglio. Possiamo anche perdonare che in sala d’attesa ci sia un po’ di polvere, ma nulla può essere lasciato al caso nella zona sterilizzazione e nel controllo delle infezioni crociate.
Ricordate: per colpa di uno studio dentistico negligente nella gestione dei contagi fra paziente e paziente, si può letteralmente rischiare la vita. Se avete dei dubbi su questo (e, credetemi, non datelo per scontato) provate a notare i piccoli dettagli:
gli strumenti che vengono usati escono da una busta sigillata? Vedete, magari sbirciando, che le assistenti si prendono cura della sala operatoria fra un paziente e l’altro? O i pazienti entrano “troppo velocemente”, uno dietro l’altro? Gli strumenti che non sono monouso sono regolarmente imbustati e reimbustati dopo ogni paziente? Se poi vi rimangono dei dubbi, provate serenamente a chiedere al personale che cosa fa, in pratica, per evitare i contagi. Se avrete di fronte operatori scrupolosi, saranno felici ed orgogliosi di illustrarvi quali misure attuano tutti i giorni, PER OGNI SINGOLO PAZIENTE.

LA PUNTUALITA’: Uno studio che cerca di essere puntuale, o che sfora talvolta di 10-15 minuti al massimo, vi da l’idea di un ottimo indice di organizzazione e di rispetto per i propri assistiti, che si rifletterà, verosimilmente, in tutti gli altri aspetti del lavoro dello studio.

LA DIGA: Il dentista usa la diga? Purtroppo questo fondamentale strumento, vecchio di più di un secolo, non viene ancora usato da molti, troppi dentisti. La diga permette di lavorare in assenza di saliva, senza il disturbo di lingua e guance, e senza l’umidità della respirazione, con uno sfondo colorato che permette di vedere molto meglio i tessuti del dente. Permette, quindi, di lavorare in sicurezza (nulla cade in bocca o in gola).
In condizioni igieniche ottimali la diga permette di lavorare isolando il dente dal resto del cavo orale e garantisce una qualità esecutiva senza paragoni. La diga non è un optional. E’ un obbligo. Non usarla è sinonimo di un’odontoiatria vecchia e irrispettosa del paziente.

I SISTEMI DI INGRANDIMENTO: Il lavoro del dentista è un lavoro di grande, enorme precisione. Senza l’uso di occhialini ingrandenti non è possibile ottenere tale precisione.

I SISTEMI DIGITALI EVOLUTI: Se il vostro dentista soddisfa tutti i punti precedenti, infine potete osservare quanto sia evoluto e aggiornato dal punto di vista strumentale. Alcuni elementi non sono indispensabili, ma sono indice di quanto è importante per quello studio l’aggiornamento tecnologico. Se vedete che le radiografie sono digitali, che esistono sistemi all’avanguardia per fare riprese foto e video, che viene usato il rivelatore apicale elettronico per fare le devitalizzazioni….beh, potete cominciare a pensare di essere in buone mani.